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10 marzo 2003
 
La dura vita del groupie

Giovedì, ore 19:33
Mi tolgo di dosso gli abiti da lavoro, tra sbuffi di polvere.
"Stasera c'è Zanotelli a Colle Val d'Elsa".
"...."
"Andiamo?"
"Io sarei un po' stanco e poi domattina devo alzarmi presto e... ok andiamo."

Giovedì, ore 21:02
"
Dove vai?"
"Esco per Colle Val d'Elsa, no?!"
"Non è Colle, è Figline Valdarno"
"Figline?! ...ma è tutto da un'altra parte!"
"Avevo detto Colle Val d'Elsa?"
"Già"
"Se vuoi torniamo a casa"
"No, dài, andiamo".

Giovedì, ore 22:10
Quando arriviamo il palazzetto dello sport è gremito e Alex Zanotelli sta già parlando. Sembra in forma e di buon umore, alleggerisce i terribili racconti sulla situazione nel Terzo Mondo scherzando con un gruppetto di ragazzi accoccolati per terra vicino a lui (ignoro che il giorno prima è entrato in Senato sotto scorta per protestare contro le modifiche alla Legge 185 sul commercio delle armi).
Mi pare che anche Alex dia per scontato lo scoppio della guerra contro l'Irak, eppure non c'è neanche un'ombra di rassegnazione nelle sue parole. Progetti e idee di resistenza, piuttosto, contro l'apparato economico-militare che genera i conflitti e se ne nutre allo stesso tempo. Azioni dure ma assolutamente non violente: il sistema dominante, basato sulle armi e la violenza, può essere sconfitto solo rifiutandone gli strumenti e la mentalità.
Zanotelli si appella alle donne perché trasformino in strumento politico la tenerezza di cui sono portatrici naturali.

- Regressione infantile n° 1 - C'è una suora che prende appunti furiosamente e mi viene in mente quella che m'insegnò a scrivere all'asilo.

L'incontro finisce, passo a salutare Franco (ero sicuro che sarebbe stato lì) e poi sulla strada, verso casa.
Dura la vita dei groupie

Sabato, manifestazione a Camp Darby. Ho ancora in testa le parole di Alex e quello che vedo in giro non mi piace granchè.
C'è la solita miscela colorata di gente varia ed eventuale, ci sono bambini, suonatori e bandiere, ma avverto un microclima diverso: pesante di slogan fuori luogo, inquinato d'aggressività mal controllata, punteggiato di manici di piccone d'antiquariato. Forse è la vicinanza fisica della controparte americana a riscaldare gli animi, ma non è forse proprio questo un segno di debolezza?

- Regressione infantile n° 2 - La rete è stata tagliata e un gruppetto di manifestanti entra nella base; i celerini disarmati li fronteggiano con gli stessi gesti che usava mia nonna per scacciare i polli dal seminato.




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